alba a pierino

alba a pierino

venerdì 15 gennaio 2010

venerdì

Diario di bordo dell'ultimo giorno della settimana lavorativa.
Oggi in giro per l'Emilia. Primo impegno alle 11,00 a Bologna.

Città davvero gradevole, soprattutto nel suo centro, con i bar che sono luoghi di ritrovo, prima che di consumo. E poi il piacere di vetrine e negozi molto curati, però hanno più l'aspetto dello spaccio, della bottega dove è tutto ordinatamente e dignitosamente esposto, più che un aspetto da boutique.
Qualcuno, sul vetro non ha neppure scritto "saldi", ma "promozionale", è più sobrio, garbato, invitante.


Poi via verso Finale Emilia, in provincia di Modena, su, verso il Po.

Lungo la strada si incontra spesso la linea ferroviaria Bologna-Verona.
Ho viaggiato moltissimo in treno, per 7 anni ho fatto avanti-indietro San Miniato-Firenze. Ho fatto tanti viaggi in treno, uno magnifico, e forse irripetibile, come trenAretino. Se chiudo gli occhi sono capace di rivedere tutto quello che vidi dal finestrino da Bari a Taranto, quando più di 20 anni fa' partii per fare il C.A.R. militare.
Ma il treno per me, o meglio, la ferrovia, per me è quella da Verona per Bologna. La percorrevo nel 1989, quando facevo il servizio militare all'aeroporto di Villafranca di Verona. Quella linea allora era quasi tutta ad un solo binario, e per arrivare a Bologna ci voleva un tempo indefinito. Tanto che come scendevo a Bologna per il cambio, mi sentivo quasi già arrivato a casa.
Se ripenso al mio servizio militare, ripenso soprattutto a quel treno, a quella ferrovia, a quel tempo sospeso lungo quei binari interminabili.
Oggi la linea è tutta nuova, due binari lungo una sequela di viadotti che tagliano la campagna piatta, dove gli unici rilievi sono gli argini dei fiumi.

A Massa Finalese, frazione di Finale Emilia, abbiamo un progetto in un luogo che sembra disastrato, tanto è sperduto nella campagna, talmente piatta da sembrare implosa, quanto per il fango che c'è dappertutto.

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