alba a pierino

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giovedì 13 ottobre 2011

dalle finestre dei sindaci di Onano e Proceno


Terra di confine e di briganti.
Di colline coperte di boschi da cui si ergono, monumentali e solitari, speroni di nudo tufo, con borghi arrampicativi sopra nei secoli, che degrada, verso sud, a rocce più scure, del peperino che contorna la caldera prossima al lago di Bolsena, mi affaccio ad ammirare il paesaggio dalla finestra del Sindaco di Onano.

Onano è un comune con poco più di 1000 abitanti, della provincia di Viterbo, il cui territorio confina con la Toscana.
Il Municipio a sede nell'antico Palazzo Madama, un elegante maniero medievale realizzato dalla casata dei Monaldeschi, signori di Orvieto, intorno al 1350. Nel XVI secolo passerà agli Sforza che si erano insediati attorno all'Amiata.




Vicino ad Onano, il territorio di Proceno, un vasto comune ma con poco più di 600 abitanti.
Proceno è un centro principalmente caratterizzato dall'attività agricola, e si trova alle falde nord-occidentali del rilievo vulcanico dei Monti Volsini. Sorge su un poggio digradante verso la confluenza del torrente Stridolone con il fiume Paglia.
Nella parte più antica del borgo ci sono molti edifici medievali, in gran parte diroccati o rimaneggiati.
Il più importante di questi edifici è senz'altro la rocca, con torrioni e torri, dove trovò ospitalità anche Galileo Galilei.
Dalla finestra, che il Sindaco mi apre con gentilezza, la vista è sulla facciata rinascimentale del palazzo Sforza.


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