alba a pierino

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martedì 6 dicembre 2011

verde d'Orcia


Tre settimane dopo San Martino, la terra della val d'Orcia si è già tinta di verde.
Del verde dei germogli di grano che escono da sotto le piccole zolle delle crete seminate.


Mi fermo a trovare degli amici.
Si pranza assieme.
Mi raccontano di un autunno asciutto e caldo anche qui.
Di terra lavorata bene, col suo giusto tempo.
Di una semina senza corse.
E con poche spese, per fortuna...—, sospirano.
Il prezzo del grano è lì, non è infame, ma neppure interessante.
Ma la stagione è stata buona, e terra vuota da seminare ce n'era, tanta, anche perché lo scorso anno avevano seminato poco, male e tardi.


E poi mi raccontano di un giovane che appiccava il fuoco ai fienili.
Un povero pazzo di Radicofani, che dall'inizio dell'estate fino a poche settimane fa, ha fatto paura a tutti.
Tanto da tenere svegli i contadini per notti e notti.
Lo hanno arrestato proprio il giorno prima di San Martino. Aveva appiccato il fuoco a 12 fienili.
Ha rovinato anche qualcuno...—, mi raccontano.
Ad un pastore, assieme alla paglia ed il fieno sono andate bruciate quasi 300 pecore.

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