alba a pierino

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venerdì 20 febbraio 2015

tufo e poesie, tra i vicoli di Sorano


Girando per Sorano, sulle pareti di tufo dei suoi vecchi edifici, si incontrano, lungo i vicoli, delle piccole lapidi, su sui sono incise delle poesie.


Cercando notizie degli autori sul mio web-in-tasca, scopro che sono personaggi locali.
Patrizia Pinna ha un laboratorio artigianale in cui lavora la pelle ad arte, e si diletta con la poesia.
Anche Giuseppe Porri è un poeta locale, e di entrambi trovo altri scritti su "La Voce del Capacciolo", il giornalino parrocchiale di Sorano, che esce, mensilmente, a raccogliere contributi d'artisti locali, come una rivista culturale d'altri tempi.



D'altro spessore è invece, senz'altro, Manfredo Vanni, a cui è intitolata la biblioteca comunale,
Manfredo Vanni nacque a Sorano, in provincia di Grosseto nel 1860, ma trascorse gran parte della giovinezza a Piancastagnaio, fino al 1873 quando fu mandato a Siena a studiare presso il Ginnasio diretto dai padri Scolopi. Nel 1880 si iscrisse all'Istituto di studi superiori di Firenze, che frequentò fino al 1884, quando discusse la tesi di laurea dal titolo "Girolamo Gigli nei suoi scritti polemici e satirici", con la quale ottenne il titolo di dottore in lettere a pieni voti.
L'ottimo risultato raggiunto gli valse, già nel 1884, l'insegnamento di lettere italiane nell'Istituto tecnico provinciale di Arezzo e la nomina a Bibliotecario dell'Accademia "Petrarca" di Arezzo. Nel 1888 vinse il concorso per la cattedra di lettere italiane presso l'Istituto tecnico "C. Cattaneo" di Milano, dove si trasferì con la famiglia: qui insegnerà lettere per quarant'anni presso il Cattaneo, fino al 1925, anno in cui si ritirò in pensione.
La sua passione per l'insegnamento prese forma anche in un manuale didattico di lettere italiane per le scuole medie inferiori, edito a Milano da Signorelli tra il 1917 e il 1920, diviso in tre volumi: "Giornata d'oro", "Meriggio d'oro" e "Il Vespro d'oro"; altri manuali per le scuole nacquero dalla collaborazione del Vanni con studiosi a lui contemporanei.
Oltre alla pubblicazioni di testi e antologie scolastiche, Manfredo Vanni si dedicò ad alcune raccolte di novelle, prevalentemente di ambiente senese e maremmano.
Manfredo Vanni morì a Milano nel 1937, dopo una lunga malattia.


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