alba a pierino

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venerdì 24 luglio 2015

il viaggio elettrico ha inizio, da Bergamo a Trescore Cremasco



La piazza della stazione di Bergamo, il piazzale Guglielmo Marconi, stamani è movimentata.
Scendiamo in strada, e aspettando il sig. Luca, il rivenditore che ci ha venduto lo scooter elettrico, ne approfittiamo per un'autoscatto.


Saliamo con lui sul furgone del salone, e per raggiungere Sorisole, ci fa fare un breve tour passando sotto le mura di Bergamo alta.



Tale cinta della mura di Bergamo alta è costituita da 14 baluardi, 2 piattaforme e 4 porte. Noi entriamo per la porta di Sant'Agostino, per uscire da porta San Lorenzo.


I bastioni, esternamente, danno alla città un aspetto di fortezza inespugnabile, ma poiché furono realizzati nella seconda metà del '500, con l'affermarsi del cannone a tiro parabolico bombarda furono da subito pressoché inutili.
Ma se il valore militare della loro costruzione fu di fatto nullo, tanto che già nel '600 ampie aree prospicienti la fortezza venivano rioccupate da orti e giardini e le quattro porte erano utilizzate solo a fini di controllo e pagamento del dazio, la costruzione dei bastioni ebbe un forte impatto a livello economico in quanto i grandi capitali in esse investiti fecero da motore all'economia locale.



A salone sbrighiamo le formalità, parliamo, un po' di foto, così succede che ci mettiamo in viaggio che sono quasi le dieci del mattino.


Attraversiamo la Città Bassa, che di fatto nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che dalla città alta portavano al piano.
Oggi i vecchi borghi principali Borgo Canale, Borgo San Leonardo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina, Borgo Pignolo e Borgo Palazzo, riconoscibili dalle mappe satellitari per la loro particolare struttura urbana, sono inglobati tra loro dall'urbanizzazione degli ultimi decenni.
Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che attualmente è il centro della città, che si raccorda urbanisticamente Borgo Palazzo, Borgo San Lorenzo e la Città Alta con la stazione ferroviaria, realizzato da Marcello Piacentini nel quale si trovano le sedi istituzionali.


Usciamo dal centro cittadino prendendo per via Pietro Paleocapa, tratto cittadino della strada provinciale 42 del Tonale e della Mendola (SP ex SS 42), che da Bergamo porta a Treviglio.

Prima di entrare a Treviglio, scorgiamo alla nostra destra, di fianco alla chiesa di Battaglie, il capannone della Bianchi, con la scritta "in fuga dal 1885". La Fabbrica Italiana Velocipedi Edoardo Bianchi è la più vecchia fabbrica di biciclette al mondo ancora in esistenza. Fondata a Milano nel 1885 da Edoardo Bianchi è stata anche un'importante casa automobilistica e motociclistica italiana. Oggi fa parte del gruppo svedese Cycleurope AB, e la produzione di massa non avviene più in Italia, dove è stata mantenuta solo la progettazione e parte dell'assemblaggio di alta gamma.
Infatti, i capannoni dietro a quello più vicino alla strada sono del tutto abbandonati.


Proseguendo in direzione Crema, attraversiamo Calvezzano, l'ultimo comune della bassa bergamasca, prima di entrare in provincia di Cremona.
Le strade sono pressoché deserte, e lungo la strada non scorgiamo botteghe di alcun tipo. 


Prima di entrare a Trescore Cremasco, alla nostra destra, dietro le altissime piante di mais, scorgiamo le cupole dell'impianto biogas dell'azienda zootecnica degli Ederi Carioni. Siamo arrivati alla meta della nostra prima semitappa. 46 chilometri percorsi in un'ora e mezza.




Entriamo nel piazzale dello spaccio del caseificio, ed Agnese guida da sola, per la prima volta, il suo scooter.




Spuntino con il bacio di mamma mucca, il formaggio spalmabile, senza caglio, del Caseificio Carioni. Da quest'anno fanno anche la linea senza lattosio.


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